sabato 24 novembre 2012

Andrea's Readings #7 - Pane e Fragole. Trentenni (e un bar) nell'era dei licenziamenti

Pane e Fragole di Mauro pigozzo edito da Aurelia Edizioni non è un libro, è un esperienza multi-sensoriale è un insieme di odori, musica e letteratura.
Pane e Fragole narra parallelamente le vicende di un ragazzo dei giorni nostri che sta finendo le scuole superiori e si appresta a decidere che cosa farà della sua vita. Indeciso se andare all'università o meno con poche prospettive davanti a sé visto la crisi che imperversa. Il ritrovamento di una foto del matrimonio dei suoi genitori da lo slancio alla narrazione degli eventi del passato, che hanno portato al suo concepimento. La narrazione si sposta dunque a metà anni 90, in cui 4 giovani trentenni, anche loro con poche prospettive per il futuro visto il momento difficile dei licenziamenti per delocalizzazione, decidono di collaborare assieme e di gestire un bar.
Divisa tra passato e futuro, la narrazione dei due filoni temporali è destinata ad incrociarsi nel finale che rappresenterà la conclusione della vita passata e l'inizio di un nuovo (possibile) racconto.
Mentre leggi questo libro sei circondato dal profumo di Menta, Fragola, Pane fresco e terra bagnata. Ogni personaggio in questo libro ha un suo odore, un aroma che lo identifica, un profumo che si mescola con gli odori degli altri personaggi, intrecciandosi, mescolandosi e unendosi. Leggere questo libro è come ascoltare un antologia musicale rock anni 90, molte le canzoni citate dando la giusta colonna sonora agli eventi narrati. Molte anche le citazioni cinematografiche, sopratutto a Quentin Tarantino e letterarie, maggiormente opere contemporanee italiane. Questo libro ti permette di scoprire il passato, vivere il presente e immaginare il futuro.
Per chi come me vive nella campagna delimitata dal triangolo Castelfranco-montebelluna-bassano, e ha vissuto in questo ambiente durante le superiori, questo libro è anche un viaggio nei ricordi difatti si fanno spesso riferimenti a concerti, festival e luoghi che spesso frequentavo ai tempi del liceo. (Fuochi fatui, i concerti del Deliriocaneva, il Vinile giusto per citarne alcuni).
Insomma questo libro che non è un semplice libro ma appunto un viaggio sensoriale, un libro che dovrebbe essere letto da tutti, dai giovani ventenni, meno giovani trentenni e quarantenni perché il messaggio che secondo lanciato è quello di non disperare mai. Anche se tutto sembra negativo, basta rimboccarsi le maniche per cambiare le cose e se proprio non dovesse essere così arriverà il tempo in cui le cose che ci sembravano insormontabili e i limiti invalicabili non avranno più importanza.

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mercoledì 7 novembre 2012

Consigli per Votare

Meme apparso sulla pagina di Game of Thrones

Oggi tutti parlano delle elezioni americane, e così ne parlo pure io. Non voglio però parlare del fatto che Obama è stato rieletto (Yahoo) ne del fatto che comunque avrà un mandato non tanto facile visto che una camera gli è contraria (bhooo), del fairplay dimostrato da Romney è tutto il giorno che ci assillano con queste storie. Voglio parlare di una cosa che mi ha colpito molto, e che non saprei come definirlo se non Facebook-vote-meme.
Meme postato sulla pagina della Marvel
Come consueto ogni mattina appena sveglio accendo il computer e davanti alla mia tazza di latte e cerali accedo a facebook (lo so male male male), quasi tutte le pagine facebook americane che seguo avevano postato un meme che incitavano ad andare a votare, con le foto dei loro prodotti o dei personaggi (la maggior parte di queste pagine sono di serie televisive) associate al fatto di andare a votare. Certo capisco la logica commerciale che ci stà dietro, ovvero nel giorno in cui la parola maggiormente cercata sarà “vote”, facciamo dei post con questa parola oppure vista in un altro modo nel giorno in cui si suppone che la maggior parte delle persone che mi seguono vanno a votare, faccio dei post su questo in modo da far sentire il mio marchio più vicino a loro.
Meme postato sulla pagina di Andrew Christian
Questo comunque non mi ha impedito di rimanere senza parole, in primis perché questi messaggi sollecitavano i followers di quella pagina ad andare a votare, senza prendere nessuna posizione per l'uno o l'altro candidato e poi per il semplice fatto che ci fossero dei messaggi del genere. Insomma si parla tanto (e si demonizza molto) il sistema Capitalistico\consumistico che, secondo alcuni, ha levato di mano ai cittadini ogni potere decisionale (tanto è l'economia che detta le regole/ e poi vediamo che (almeno su facebook) coloro che potrebbero beneficiare maggiormente dal fatto che i cittadini non vadino a votare esortano le persone a votare? 
Secondo me è fantastico quello che è successo, non so se questa pratica sia una consuetudine, quindi non so se sia una cosa tipica del sistema americano, ma mi chiedo, perché anche in Italia non potremmo fare la stessa cosa? In un paese dove l'astensionismo sta aumentando vertiginosamente perché le nostre industrie\aziende non prendono esempio e adottino questo tipo di pubblicità? Non sarebbe male, e forse a qualcosa servirebbe.

Meme postato sulla pagina di True Blood con il commento "Don’t be a fool. LIKE this if you voted today"

venerdì 2 novembre 2012

Andrea's Readings #6 - Sul Sentiero di Reitia

Durante le giornate di Libri in Cantina, annuale fiera del libro aperto alle piccole case editrici che svolge al castello di Susegana (TV) ho acquistato il libro “Sul sentiero di Reitia” di Mariangela Mariga edito dalla Anguana Edizioni.
Sono stato attratto da questo libro principalmente dal titolo; reminiscenze elementari (o meglio tutta la terza elementare passata a studiare i paleoveneti) mi ricordavano che Reitia era la Dea adorata dagli antichi veneti. Come spesso accade anche la copertina, che mostra una donna-guerriera con il suo cavallo, ha attirato la mia attenzione.
Un altro fattore che è stato determinante nella mia decisione di leggere questo libro è stata l'ambientazione del racconto ovvero in Veneto (in particolare in un veneto medievale) ma questo medioevo e questo Veneto non sono quelli storici. L'autrice infatti ha riscritto la storia ed ipotizza che l'espansione dell'impero romano sia stato contenuto da un'alleanza tra i Veneti e Celti. Questa alleanza ha portato alla formazione della Federazione delle Libere nazioni che si estende dalla penisola iberica fino all'impero di Alessandro magno (che non è morto giovane e quindi ha potuto consolidare il suo regno), mentre in Italia confina con l'impero romano all'altezza degli appennini settentrionali.
Dunque la mia vena regionalistica, che mi ha fatto pensare “Che bello, un fantasy ambientato in veneto e che richiama la spiritualità pre-crisitana”, la mia vena fantapolitica che mi ha portato ad immaginare intrighi e tradimenti tra regni (che potenzialmente potrebbero essere esistiti) e la mia passione per le donne guerriere (da Xena a Buffy passando per Aspen e Witchblade) mi hanno indotto ad acquistarlo.
La storia narra le avventure di Benetika, errante sacerdotessa di Reitia (Ordine religioso femminile la cui casa madre è in veneto) guerriera e guaritrice (unico caso al mondo) dotata di alcuni poteri sovrannaturali definiti “il dono di Reitia” che le danno (sembra per periodi limitati) una sorta di super-velocità e la capacità di ragionare velocemente.Nella prima parte del libro Benetika incontra un gruppo di esiliati fedeli a Morgan, un Duca spodestato illegittimamente dal proprio cugino, e decide di restare con loro ad aiutarli anche perché si innamora del Duca esiliato. Nella seconda parte del libro Benetika viene accolta nella corte del rè del Veneto dove dovrà accudire il principe, ferito in un agguato.
Mi è piaciuto molto lo stile di scrittura dell'autrice, molto lineare ed immediato. Una scrittura che ti prende, ti assorbe e ti fa venir volgila di leggere tutto d'un fiato il libro. Anche i tempi del racconto sono coinvolgenti, leggi con la voglia continua di sapere che cosa succede dopo. Non vengono risparmiati dettagli sui costumi e l'abbigliamento dell'epoca, cosa che aiuta a entrare nel romanzo, ne vengono risparmiati i dettagli cruenti della battaglia. I dettagli sulla spiritualità e sulle tradizioni non vengono risparmiati (è stato fatto un buon lavoro di ricostruzione) così come ho molto apprezzato l'accuratezza nella descrizione di come Benetika usi le erbe per curare.
Nonostante tutte queste note positive, non posso esimermi da farne alcune critiche. L'amore tra Benetika e Morgan è il motivo trainante del libro. Amore che viene descritto spesso nei dettagli carnali. Proprio questo eccessivo accento all'amore carnale, tanto che in alcuni momenti mi sembrava di star leggendo un harmony, ma ha lasciato un poco perplesso.
Come dicevo, visto il setting innovativo e interessante, mi aspettavo di leggere qualcosa che avesse a che fare proprio con questo scenario che invece sembra sia stato creato solo per spiegare la geografia e il motivo per cui il culto della Dea Reitia persistesse in epoca medievale. Inoltre benché alcuni rituali siano stati spiegati a fondo così come la spiritualità politeista, con tanto di formule e spiegazioni delle differenze usanze tra celti e veneti, poca attenzione e spiegazioni sono state date all'ordine sacerdotale a cui appartiene Benetika. Altro punto dolente è il fatto che le capacità di Benetika sono date per assodate, nessuna spiegazione o congettura sulla loro origine, così come per il fatto che benché venga ripetuto più volte che Benetika sia l'unica ad essere sia sacerdotessa che guerriera e che questo è una cosa particolare, poche spiegazioni o almeno congetture sul perché e sui metodi di apprendimento delle sacerdotesse vengono fornite. Ancora, tra la prima parte del libro e la seconda parte c'è un intermezzo di due pagine dove viene spiegato cosa accade durante sette anni di pellegrinaggio di Benetika. Gli avvenimenti presenti in questo intermezzo vengono poi spesso richiamati nella seconda parte del libro, l'impressione che ho avuto è stata che questo intermezzo sia stato in realtà un taglio di alcuni capitoli ed infatti a volte sentivo la necessità di avere maggiori dettagli riguardo gli anni precedenti a quelli raccontati nella seconda metà del libro.
Concludendo posso affermare che dal punto di vista della scrittura, dello svolgimento del racconto e del setting il libro si presenta in maniera innovativa e molto scorrevole, ad ogni modo credo che ci siano molte cose da sviluppare e un enorme potenziale da esplorare...magari in un possibile prequel\sequel???

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